Sulla sponda occidentale del Lago di Garda, tra Limone e Toscolano Maderno, si estende lungo il lago il bellissimo e famoso comune di Gargnano. Il comune, composto da tredici frazioni, ospita una delle più belle e antiche chiese e monasteri del Lago di Garda: la chiesa e il chiostro di San Francesco a Gargnano.
Nel 1289, circa trecento anni dopo la prima menzione di Gargnano nei libri di storia, qui fu costruita una chiesa per volere di Francesco d'Assisi. La chiesa fu costruita sul modello dei canonizzati. Si dice che incarni la povertà e l'umiltà nel suo aspetto, che corrisponde alle caratteristiche di Francesco d'Assisi. Sempre sulla facciata esterna, il visitatore scopre una cosiddetta figura votiva di Sant'Antonio da Padova. Questo è stato uno dei primi maestri della Chiesa cattolica. La sua opera risale all'inizio del XIII secolo. Nato in Portogallo, ha redatto tra i 70 ei 250 sermoni per la messa domenicale cattolica. Antonio era in anticipo sui tempi nelle sue opere, perché queste non erano caratterizzate da polemiche o discorsi di odio contro gli eretici, ma delineavano semplicemente l'insegnamento della santa fede cattolica.
Il visitatore è accolto dall'assoluto contrasto con la sobrietà della facciata esterna.
L'interno, profondamente trasformato a partire dal XVII sec., oggi è a
navata unica con copertura a volte, ma in origine doveva essere
tripartito e privo degli altari laterali. Nella zona absidale si conservano ancora le ghiere policrome degli archi
a sesto acuto che immettono nelle tre cappelle con volte a costoloni.
ll convento di San Francesco è registrato in una bolla del papa Nicolò IV nel 1289, in realtà i Francescani erano giunti sul Garda qualche decennio prima: il convento custodiva fino al 1769 la lettera, ora dispersa, con cui nel 1266 Bonaventura da Bagnoregio avrebbe ribadito il permesso accordato dallo stesso Francesco d’Assisi ai frati residenti sulla riva bresciana di questuare nel territorio veronese.
Il portico quadrato, punto focale del monastero, ospita il chiostro della Chiesa di San Francesco e racchiude un piccolo cortile che fungeva da luogo di ritrovo per i frati francescani. Oltre alla Via Crucis e vari altri simboli cristiani, sono presenti anche cimeli di epoca romana: una tavoletta realizzata in onore di Nettuno e un altare della divinità Revino (divinità locale). I monaci di quel tempo conservarono questi simboli pagani per i posteri per indicare a tutti gli "infedeli" la retta via.
Un'altra particolarità dell'antico monastero è la presenza del primo stemma del comune di Gargnano, che oggi raffigura una lupa in piedi sulle zampe posteriori.
Alla fine dell'Ottocento il monastero veniva utilizzato come deposito di limoni, ricevette lo status di monumento nazionale solo nel 1912, a beneficio delle generazioni future.
La bellezza e la storia della chiesa e del monastero di Gargnano meritano sicuramente una visita.